Il mercoledì delle Ceneri una telefonata mi avvisa che nella cappella di San Sisinio è stato forzato il cancelletto, rotti i vetri, distrutti alcuni libretti e lasciate impronte (del resto la firma di gente del genere non può che essere con i piedi...)
Giunge il messaggio del papa per la Quaresima che leggiamo in alcuni passaggi:
“Cari fratelli e sorelle, il comandamento dell’amore, che Gesù ha lasciato ai suoi discepoli, trova una concreta realizzazione anche nella relazione con i malati. Una società è tanto più umana quanto più sa prendersi cura dei suoi membri fragili e sofferenti, e sa farlo con efficienza animata da amore fraterno.
La festa di San Giovanni Bosco cade in un periodo in cui le notizie di cronaca rilanciano in modo drammatico il tema dell’educazione. I nostri Oratori han sempre guardato a don Bosco come riferimento prezioso per questo ambito, basti pensare al suo metodo preventivo.
Esattamente trent’anni fa moriva Giacomo Manzù (1908-17 gennaio 1991), ma le sue opere d’arte continuano a sfidare le insidie del tempo: sono maestose e possiedono una potenza espressiva tale da renderle senza tempo, proprio come le opere della classicità. Bergamo, città natale, l’ha ricordato con alcuni appuntamenti e servizi.
La maggior parte dei genitori delle nostre Comunità ha iscritto ad ottobre bambini e ragazzi alla catechesi che non si sta svolgendo secondo le modalità e i tempi settimanali che conoscevamo, ma in forme “più leggere” e con alcune proposte per le annate dei sacramenti. Nello stesso tempo invitiamo sempre alla partecipazione alla messa festiva del Sabato alle ore 18.00 e della Domenica alle 10.30, seguendo il giorno scelto a suo tempo per la catechesi.