Parroco di Palazzago dal 1984 al 1993
Nato a Fonteno il 16 giugno 1945, dopo l'ordinazione (28-06-69) è Coadiutore parrocchiale a Berbenno fino al '72 e alla Malpensata fino al '75. Da quell'anno fino al 1984 è missionario degli emigranti in Svizzera e al ritorno prevosto di Palazzago. Nel 1993 viene nominato prevosto di S. Anna in città. E' morto il 21 ottobre 2023 a Scanzorosciate dopo qualche anno di malattia.
"La mia prima messa a Palazzago l'ho “assistita” alla Beita, in incognito, o quasi, perchè le persone presenti (era un giorno feriale) si chiedevano chi fosse quel prete e dubitavano, giustamente. La prima messa l'ho celebrata invece ai Mortini del Golf, cioè in parrocchia di Almenno SB. E infine il mio ingresso ufficiale ricordo che partì dal cimitero di Barzana...
Questi particolari simpatici mi fan pensare alla mia presenza nella Comunità di Palazzago: l'ho vissuta con grande gioia ed entusiasmo. Me ne viene ancora nostalgia, anche se non tutto è stato facile.
Le cose più evidenti sono stati i lavori numerosi e grossi intrapresi, al punto che la gente (moltissime persone) a un certo punto mi diceva: non faccia più nulla, lasci fare qualcosa a chi verrà dopo di lei.
I meriti non sono miei: ci fu sempre una grande collaborazione di volontariato e una generosissima gara di contribuzione con “autotassazioni“ da parte delle famiglie.
Ricordo per esempio il Silvano Nava, che un giorno mi disse se accettavo che lui liberasse tutto il soffitto della grande cupoia. “Non si preoccupi, facciamo tutto noi (30 volontari)”.
E così fu: ben sette camion di macerie furono portate sul campo dell'oratorio. E io dovevo solo dire: bravi, meraviglioso! Cosi quando fu pulito il tetto della chiesa, dopo i lavori esterni, un folto gruppo di uomini e giovani spesero qualche giornata in grande lavorío. E questi non sono che due esempi dei numerosissimi interventi dei volontari, sempre pronti alla chiamata.
Come non dire grazie al consiglio amministrativo, al consiglio pastorale, ai catechisti, ai volontari delle pulizie della chiesa, sia in Parrocchia sia alla Beita?
Se Penso a tante Persone che hanno segnato la storia della Parrocchia nei mio periodo, dovrei fare un lungo elenco. Aicune sono partite per il cielo, altre sono ancora viventi e continuano la loro opera.
Ma certamente non sono solo queste le cose più importanti.
Abbiamo vissuto insieme momenti di grande intensità spirituale: ie Missioni, le processioni, le quarantore, le feste religiose e quelle dell'oratorio (tra queste specialmente il primo maggio). Quante confessioni, quante comunioni, quante belle giornate passate in compagnia, fraternizzando e collaborando da tutte le frazioni. Anche l'Oratorio lavorava bene col catechismo, il Cre, i momenti
ricreativi, le iniziative degli adolescenti (grazie anche alle Suore).
Ho vissuto come in unica famiglia, che si ritrovava unita dalla fede. Rivedo i volti di migliaia di persone amiche, con le quali si è costruita un po' di bella storia di bene e di pace.
E quando passavo (e passo) davanti al cimitero, pensavo a tutti quei santi, uomini e donne semplici e davvero credenti, che avevo accompagnato alla casa del Padre buono, e sentivo che il paradiso non è proprio lontano...
Rinnovo ancora il mio grazie a tutti e mi raccomando a coloro che sono lassù, perchè continuino a proteggerci con la loro preghiera."