In un angolo di mondo, il nostro, dove il sole estivo bacia la terra e il vento porta con sé risate e sogni, si è svolto il Centro Ricreativo Estivo (CRE) che ha visto la partecipazione di 300 persone tra bambini, ragazzi, animatori e volontari. Questo luogo non era solo un rifugio dal caldo, ma un vero e proprio laboratorio di vita, dove ogni giorno si costruivano legami e si scoprivano nuovi orizzonti.
Sarà capitato a tutti di incontrare per le strade del paese dei compaesani che ti chiedono: “Come va? Tutto bene?”
Ed ecco arrivare l’estate con le sue giornate calde, afose e piene di grida di gioia dei bambini e ragazzi che ogni mattina si riversano negli spazi del nostro oratorio. Mi soffermo ad ascoltare: chi saluta l’amico, chi richiama il compagno distratto, chi canticchia, chi sussurra confidenze all’amica del cuore e chi solamente condivide spensierato una palla.
Si parla tantissimo di pazienza. È una virtù importante ma anche faticosa.
Il Cre, ormai alle porte, è un’esperienza originale perché attraverso di essa ci si prende cura di bambini e ragazzi nella loro completezza. Tutte le loro particolarità, tutta la loro persona è accolta in un’avventura coinvolgente che fa percepire non solo un modo di vivere l’estate, ma di vivere la vita.
E’ questo il mantra che accompagna ogni viaggio delle Fiaccole del Cuore, la domanda ricorrente, la preoccupazione di ogni pellegrino, “Dov’è la Fiaccola?”