letterina 20130713

Lumen Fidei

Papa Francesco firma la sua prima enciclica, la “Lumen Fidei”. Scritta, è la prima volta che accade nella storia, a quattro mani insieme a Benedetto XVI.


IL RAPPORTO FEDE E RAGIONE

– La stesura della Lumen Fidei, scrive Papa Bergoglio nell’introduzione, era già stata quasi completata dal predecessore Benedetto XVI. Papa Francesco scrive anche di “assumere il suo prezioso lavoro, aggiungendo al testo alcuni ulteriori contributi”. Ed è un’altra inedita novità di Jorge Brgoglio: la prima enciclica della storia scritta a quattro mani. La Lumen Fidei affronta ancora una volta il tema del rapporto tra fede e ragione.


“LA FEDE RISVEGLIA IL SENSO CRITICO”

– “Il credente non è arrogante”, si legge e anche “La fede non è una verità che si imponga con la violenza, non è verità che schiaccia il singolo”. Poi, Bergoglio e Ratzinger proseguono: “La fede risveglia il senso critico, allarga gli orizzonti della ragione. La fede non è un fatto privato, una concezione individualistica, un’opinione soggettiva, ma nasce da un ascolto ed è destinata a pronunciarsi e a diventare annuncio».


“SENZA VERITA’ NON SI VA AVANTI”

– L’uomo ha bisogno di conoscenza”, prosegue la Lumen Fidei, “ha bisogno di verità perché senza di essa non si sostiene, non va avanti. La fede, senza verità non salva, non rende sicuri i nostri passi”. E poi Papa Bergoglio sottolinea che non è affatto vero che nella “connessione della religione con la verità sia la radice del fanatismo. La domanda sulla verità è, infatti, una questione di memoria, di memoria profonda, perché si rivolge a qualcosa che ci precede e, in questo modo, può riuscire a unirci oltre il nostro “io” piccolo e limitato. È una domanda sull’origine di tutto, alla cui luce si può vedere la meta e così anche il senso della strada comune”.


VERITA’ E AMORE

– La Lumen Fidei affronta anche il tema dell’amore criticando la visione del filosofo Ludwig Wittgenstein, secondo cui “credere sarebbe simile all’esperienza dell’innamoramento, concepita come qualcosa di soggettivo, improponibile come verità valida per tutti. L’amore risulta oggi un’esperienza legata al mondo dei sentimenti incostanti e non più alla verità. Invece, l’amore vero unifica tutti gli elementi della nostra persona e diventa una luce nuova verso una vita grande e piena”.

 

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ESTATE 2013

Biciclettata