In Italia un minore su quattro, tra i 6 e i 17 anni, riceve regolarmente dai genitori una paghetta settimanale, che in media si aggira intorno ai 16 euro. Il tema è l'occasione per riflettere su un uso consapevole del denaro che si impara in famiglia. Sulla paghetta e sul regalare del denaro ai più piccoli di casa esistono almeno due scuole di pensiero. Ci sono genitori d'accordo sulla paghetta in quanto ritengono che, offrendo ai ragazzi la possibilità di gestire un piccolo budget, li si allena all'uso consapevole del denaro. E ce ne sono altri che pensano invece sia meglio dare soldi ai figli solo quando servono, quando essi stessi esprimono chiaramente un bisogno: tali genitori non vogliono collegare la paghetta a un preciso compito da svolgere in casa, perché così facendo pensano di non riuscire a trasmettere il valore della gratuità all'interno della famiglia. «Non si può dire che ci sia in assoluto un modo di pensare e di fare migliore dell'altro, in quanto anche l'educazione al denaro dipende dalle regole e dall'esempio che si danno in famiglia - spiega Giovanna Boggio Robutti, responsabile Programmi di educazione finanziaria del Consorzio Patti Chiari, che riunisce sessantadue banche e che promuove e realizza progetti di educazione economica in tutta Italia -. Dal nostro punto di vista, è importante aiutare i bambini a comprendere il ciclo del denaro e del guadagno: questo significa, per esempio, educare i piccoli al fatto che, a fronte di un lavoretto che si fa a casa, si può ricevere un piccolo compenso; che, con la paghetta che si riceve, si può iniziare a risparmiare; che il risparmio può essere speso con modalità ben definite con i genitori». Educare all'uso dei soldi, anche attraverso la paghetta, significa inoltre dare attenzione al fatto che il denaro è uno strumento importante per il benessere individuale e del Paese, uno strumento che bisogna conoscere. «Con i nostri progetti educativi, che nell'anno scolastico 2012/2013 hanno raggiunto direttamente 40 mila tra ragazze e ragazzi - prosegue Boggio Robutti -cerchiamo di far capire ai giovani che il denaro si guadagna con il duro lavoro e che bisogna avere un po' di rispetto nello spenderlo. Non ci sono scorciatoie per guadagnarlo in modo veloce, privo di rischi e legale».
Agnese Fideli
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